mercoledì 5 giugno 2019

Dal posto qualunque ad Inari e dopo Ivalo

4 e 5 giugno
Il dubbio che dovesse piovere svanisce quando sulla tenda vedo alcuni raggi di sole.
Esco dalla tenda e non fa caldo, tutt'altro, ma almeno sono all'asciutto.
Smonto l'accampamento, breve colazione a base di pane secco e marmellata di mirtilli rossi e verso le 07:00 sono in strada.
Il percorso non cambia, sempre tra boschi di conifere e laghi, laghetti, paludi e piccole pozze d'acqua.
Ogni tanto incontro qualche animale tipico, tipo renne, una lepre, ancora bianca, di sfuggita, tanti universi uccelli e vico sempre nella speranza di vedere un'alce.
Piano piano, come ieri dal brutto s'è fatto bello, il tempo, oggi va sul brutto.
Al primo pomeriggio iniziano dei brevi acquazzoni, che si fanno sempre più intensi. 
Verso le 16:00, tre km dopo il bivio per Kaamanen, c'è un chiosco, qui vendono un poco di tutto, dalla trota affumicata pescata nel vicino lago è trattata al momento, deliziosa, ad oggetti di artigianato locale ed infine ciò che interessava a me, mi posso bere un tè e mangiarmi una buona crepe con marmellata di lamponi.
Smette di piovere mi avvio, dopo un paio di ore inizia il diluvio. Per fortuna in quel momento arriva una vettura con un carrello al seguito che si ferma e mi fa un passaggio, per i pochi km che mancano, fino ad Inari. Il signore è il proprietario del chiosco!
Arrivato in città cerco il supermercato, lo trovò subito e faccio un poco di spesa per la sera, quindi esco e sul carretto trovo la cuffia di lana che avevo dimenticato sulla vettura, chissà quanti km s'è fatto all'indietro per portarmela, decisamente una persona gentile, mi spiace non avere acquistato delle trote da lui, sarebbero state un'ottima cena.
Riprendo il cammino, sono decisamente molto stanco, fortunatamente trovò un campeggio che affitta i bungalow a prezzi potabili, quindi mi fermo per la notte.
Ho fatto bene, la dormita mi ha decisamente rimesso a posto.

Faccio tutto con molta calma, parto alle 09:00.
Non mi ricordavo il percorso così ondulato, con alcuni tratti di un vero piattume.
In questi punti l'acqua stagna l'erba cresce ed è frequentato da molti ruminanti, e tra questi una meravigliosa alce, un esemplare di forse 700 kg. 
Mi ha decisamente affascinato il suo modo di muoversi, impressionante leggerezza e soprattutto silenziosità.
Sono così preso che mi dimentico totalmente di fare delle foto, quando mi riprendo è oramai andata, peccato per la foto ma il vederla una vera meraviglia!
Mi dolgo un poco per le mancate foto, ma fa niente sono proprio contento, continuo.
Lungo il tragitto ci sono diversi campeggi, che offrono incluso nel pacchetto la possibilità di pescare. Qui con la licenza di pesca è abbastanza semplice, si hanno dei permessi giornalieri a partire da 20€ e si può pescare sia in lago che in fiume, mente è gratis a pescare ad amo singolo con verme, quindi niente spinning o mosca, ma solo in lago, per i fiumi vale la prima regola. In Norvegia non ho chiesto, ma li costano un pacco.
Intanto Ivalo si fa più vicina, ci arrivò come previsto verso le 17:00, corsa al supermercato per vedere se trovo la bombola del gas, ma niente da fare, anche qui non usano quelle che uso io.
Faccio un poco di spesa, un paio di IPA, qualche cosa da mangiare senza doverla cucinare e mi rimetto in strada. 
Cammino, facendo una sosta, fino alle 21:00 quando chiedo ad un signore se posso piantare la tenda nel suo giardino.
Proseguo la serata scrivendo il presente.


1 commento:

  1. Via WhatsApp riesci mandarmi ogni tanto qualche foto ... la metto poi nel sito, così incuriosisce un po' chi naviga.
    Ciao ragazzo sperduto tra i circoli artici.
    Oriano.

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