martedì 31 maggio 2016

Terza tappa

29 maggio lago di Leirbotnvannet

Oh, nemmeno una renna, solo dei caribù!
Ieri pomeriggio, poco prima di fermarmi, chiesi ad un signore delle informazioni, dopo avermi detto quel che volevo, ha aggiunto: "Ah le montagne, sarà dura!"
Non immaginando a cosa si riferisse, pensai tra me e me, "Beh ho fatto il Gran San Bernardo salendo da Martigny in un solo giorno, che vuoi che sia?"

Stamane ho iniziato la "salita" nella convinzione di andare incontro ad una giornata difficile.
La strada, per un lungo tratto ancora, segue il fiume, che ho erroneamente definito un torrente un poco grosso, largo e libero da impedimenti se non una piccola gola.
Ad ogni pie sospinto faccio rifornimento d'acqua, non vorrei rimanere senza, visto che sono giunto sulla "cima" 385 mslm, e davanti a me si apre un altipiano, che ad un certo momento mi mette addosso una certa ansia, la stessa che provai attraversando un simile territorio tra Camberra e Cooma, in Australia, la chiamerei una punta di agorafobia.

L' impressione che aldilà della cresta delle colline, che fanno da contorno alla piana, finisca il mondo, è la stessa che provai nove anni fa nel posto sopra descritto.
A tutto questo va aggiunto il fatto che non c'è vegetazione alta, tutto si riduce ad una distesa brulla, macchiata qua e la da chiasso di neve in fase di scioglimento, dei laghetti e i soliti rivoli d'acqua.

Poco prima di arrivare all'altipiano lungo la costa sinistra della montagna, vi sono diversi chalet quasi tutti son chiusi ed i pochi aperti sono in manutenzione, addio alla speranza di scroccare una tazza di tè caldo.
Mi vedo costretto, lungo la salita, a raccogliere della legna per così poi farmi da solo la bevanda calda.
Finalmente dopo oltre 30 km inizia la discesa, lungo una stretta gola, anche qui l'acqua non manca.

Poco prima di iniziare a scendere incontro un ragazzo norvegese in bici, al quale chiedo del sale.
In fondo alla discesa chiedo informazioni ad un ragazzo svizzero che si è accampato lungo la strada, manca poco ad Alta, decido di sostare presso un lago e finalmente riesco a farmi la pasta come si deve, ma soprattutto riesco a mettere i piedi nell'acqua gelata e rinfrescarli.

Domani, Alta con sosta in campeggio!

Nessun commento:

Posta un commento